Fra le buone pratiche di miglioramento dei prati degradati è nota la trasemina, ovvero la semina eseguita su superficie foraggera degradata per migliorarne il cotico erboso; il materiale utilizzato per la semina deve essere necessariamente originario di zone compatibili con l’ambito d’intervento al fine di ottenere un cotico adatto alla situazione fitoclimatica e pedologica locale.
Individuare i prati sorgente sui quali raccogliere fiorume autoctono di qualità è un’attività complementare al progetto CLIMACTIVE2050, in quanto può arricchire il costituendo database a livello regionale integrando le possibilità di miglioramento dei prati e pascoli del territorio.
Nel mese di giugno è stata avviatà un’attività dimostrativa di raccolta del fiorume consistente nella caratterizzazione qualitativa della composizione floristica di un primo appezzamento da prato, con conseguente raccolta del fiorume a cui seguiranno la caratterizzazione in laboratorio e le prove di germinabilità.
L’ideazione dell’attività prende origine da studi pregressi (Fior.e.Forma proposto dal Parco Regionale delle Orobie Bergamasche e finanziato dal GAL Valle Brembana 2020 – 2019 – op. 1.2.01; progetto Se.Bi.O modulo Ri-Alp proposto da Parco Orobie Bergamasche e Parco Monte Barro – 2008/2009) e può essere attuata in collaborazione con le imprese di formazione presenti sul territorio con il coinvolgimento degli enti che hanno condotto gli studi citati al fine di sfruttare il know-how raccolto.
Obiettivo dell’attività dimostrativa è innescare il miglioramento delle conoscenze del territorio e diffondere le buone pratiche di foraggicoltura.
L’attività nasce dalla collaborazione con il Parco delle Orobie Bergamasche e ABF – CFP San Giovanni Bianco.