Il progetto si inserisce nell’ambito della valorizzazione dei paesaggi rurali storici e dei beni agro-silvo-pastorali, ponendo al centro le superfici forestali, come le selve castanili e l’ambiente prato pascolo come elementi identitari, culturali ed economici dei territori coinvolti.
Il patrimonio ambientale, caratteristico di ciascun territorio coinvolto, rappresenta un elemento condiviso che un tempo costituiva la base della sussistenza locale e oggi custodisce tracce profonde di memoria collettiva, saperi tradizionali e paesaggi antropizzati da rigenerare.
Il castagno non è solo specie produttiva e culturale, ma anche porta d’accesso al tema forestale più ampio, rappresentando un punto di incontro tra identità locale, biodiversità, gestione del territorio e adattamento ai cambiamenti climatici.
L’ambito tematico del progetto si articola attorno a tre assi fondamentali:
1. La gestione collettiva e comunitaria delle superfici ambientali (quali Associazioni Fondiarie e Accordi di Foresta), superando la frammentazione attuale e promuovendo una visione condivisa e partecipata tra attori locali (associazioni, enti pubblici, proprietari, agricoltori, giovani). Molte superfici agro-silvo-pastorali necessitano di essere recuperate e la normativa attuale può fornire gli strumenti e le risorse finanziarie per farlo. Queste aree sono da intendersi non più come risorse marginali, ma come beni comuni da curare, rigenerare e rendere sostenibili nel tempo;
2. La conservazione e valorizzazione del paesaggio forestale e castanicolo, inteso come paesaggio bello e sicuro, plasmato dall’intervento umano e che si integra armoniosamente con l’ambiente naturale. La selva castanile non solo come ecosistema produttivo, ma come spazio di vita, cultura e biodiversità, capace di offrire servizi ecosistemici, educativi, turistici e sociali.
3. La ricostruzione della memoria immateriale legata alla cultura agro-silvo-pastorale e del castagno, attraverso la raccolta e la valorizzazione di testimonianze orali, documenti storici, pratiche tradizionali. La narrazione dei luoghi e delle persone diventa strumento di coesione, identità e trasmissione intergenerazionale dei saperi. I GAL partner si propongono come catalizzatori di trasformazioni, promuovendo modelli di governance territoriale, capaci di rafforzare ed innovare l’identità rurale e forestale locale, stimolare nuove forme di cittadinanza attiva e gestione collettiva e favorire l’utilizzo dell’asset forestale nell’ambito della transizione ecologica (credito di carbonio, bilancio sociale e/o rapporto di sostenibilità delle aziende) a supporto delle comunità locali.
Definire con chiarezza, con riferimento ai territori oggetto dell’intervento, alle tematiche, alla definizione dei ruoli e compiti dei partner ed alle attività previste, l’obiettivo di carattere generale perseguito con il progetto
L’obiettivo generale del progetto è promuovere la costruzione di una rete di cooperazione interterritoriale tra GAL lombardi, valorizzando le esperienze di gestione agro-silvo-pastorale (come Accordi di Foresta e Associazioni Fondiarie), valorizzazione e rigenerazione culturale del patrimonio castanicolo, inteso come elemento centrale di un paesaggio rurale vivo, condiviso, identitario e orientato all’offerta turistica.
Attraverso il rafforzamento delle connessioni tra territori accomunati dalla tradizione castanicola, il progetto mira a superare la frammentazione delle iniziative locali, integrando competenze tecniche e azioni comunitarie per trasformare il castagno da risorsa marginale a bene comune generatore di cultura, economia e coesione sociale.